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Le meduse

Post pubblicato su Facebook il 27/07/2022

Le meduse sono organismi invertebrati costituiti dal 98% di acqua che vivono sospesi in balia delle correnti marine. Sono note per il loro aspetto gelatinoso, spesso trasparente, e per la loro temuta “puntura”. Sono costituite da una parte detta ombrello ed una con tentacoli. Su questi ultimi si trovano piccoli organi che contengono un filamento che scatta non appena vi è un contatto con un corpo estraneo, consentendo all’animale di catturare le sue prede iniettando una sostanza tossica e urticante. Si cibano di zooplancton, di pesci e piccoli crostacei e si muovono grazie a delle contrazioni che fanno pulsare l’ombrello.

Cosa fare se si viene a contatto con i tentacoli? Per prima cosa bisogna ripulire la zona interessata da parti di tentacoli ancora attaccati alla pelle sciacquando con acqua di mare, non acqua dolce.

Una volta pulita bene la zona ustionata, se si è provvisti, è possibile utilizzare un gel adatto a questo tipo di “punture”. Esistono anche creme “antimeduse” che creano una barriera fra la nostra pelle e l’eventuale contatto con i tentacoli.

Se insorge malessere generalizzato con difficoltà respiratorie, sudorazione, pallore, mal di testa, nausea, vomito, vertigini, confusione, bisogna recarsi subito al Pronto Soccorso.

Dopo la fase più acuta, se il dolore persiste si può applicare sulla ferita una miscela di acqua e bicarbonato o aceto bianco. Tra i rimedi naturali più adatti c’è anche l’aloe vera.

Sfatiamo un mito, non bisogna fare pipì sulla ferita come invece spesso si sente consigliare, perché contiene al suo interno ammoniaca che affinché possa essere efficace dovrebbe avere una temperatura non inferiore ai quaranta gradi, ben superiore a quella corporea.