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Il Carnevale Messinese

Post pubblicato su Facebook il 27/02/2022
La storia del Carnevale Messinese è legata ad un terremoto, non il catastrofico del 1908 bensì quello avvenuto il 5 febbraio del 1783. Per un voto fatto dalla cittadinanza, ogni anno, in quel giorno, si dava inizio al “festino” con i “ciuri di pipi” (fiori di pepe). Poeti improvvisati vestiti di bianco e con un copricapo con lunghi nastri rossi, andavano in giro per Messina facendo baldoria, accompagnandosi con suonatori di chitarra e violino.

Una delle maschere più importanti della tradizione siciliana e messinese è stata quella di “Peppe Nappa”, un personaggio di umili origini che indossava una casacca azzurra o verde con le maniche lunghe a coprire le mani, grandi bottoni, una gorgiera al collo ed un cappellino di feltro bianco come copricapo. Il nome deriva dalla “nappa” (in dialetto siciliano) ovvero la “toppa” cucita sui pantaloni per rammendarli.

Tra gli anni ’50 e ’60 il Carnevale Messinese ha vissuto il suo apice con le sfilate dei carri allegorici e floreali che dal Viale San Martino (all’epoca a corsia unica) giungevano sino a Via Garibaldi. Tante le persone che scendevano in strada per fare festa e riempirla di maschere, coriandoli e stelle filanti.

Per il periodo di Carnevale è tradizione cucinare il ragù di carne mista di maiale, come secondo in genere si mettono a cuocere salsiccia, cotenna e spezzatino di maiale. immancabile come dolce la pignolata, le chiacchiere ed i cannoli.