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I Megaliti dell’Argimusco

Post pubblicato su Facebook il 30/03/2022

All’interno della Riserva Orientata del Bosco di Malabotta, non lontano da Montalbano Elicona, in provincia di Messina, si trova l’Altipiano dell’Argimusco. Un sito naturalistico formato da gigantesche rocce antiche milioni di anni in cui aleggia un’aura densa di mistero. La tradizione vorrebbe questi megaliti come opera delle popolazioni preistoriche. Più recentemente, geomorfologi ed archeologi, propendono per una loro origine naturale, dovuta probabilmente all’erosione eolica.

Le pietre posseggono particolari forme, talvolta antropomorfe e zoomorfe: Grande Mammut, Piccolo Mammut, La Porta, Il Varco del Leone o Sacerdote: uno spazio tra due mehir da cui è possibile vedere il sorgere del sole durante i solstizi. La Rupe dell’Acqua o Orante: è il megalite più famoso, sulla cui cima si trova una vasca rettangolare dove si ritiene che in passato si svolgessero i riti sacri dell’acqua. La testa di Serpente, La Grande Rupe, La Cresta del Drago, L’Aquila, L’Elefantino.

Molto probabilmente, quando l’uomo scoprì il vasto altipiano capì subito che il perfetto allineamento delle rocce poteva rappresentare un luogo ideale per l’osservazione del cielo. Secondo i diversi studi svoltisi su questo affascinante e misterioso luogo, il posto pare abbia svolto in passato una funzione rituale ed astronomica.

Con l’arrivo della primavera, questi luoghi sono senza dubbio ideali per una piacevole escursione all’aria aperta immersi nella natura.

Per saperne di più: www.argimusco.net/it/