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I Forti sullo Stretto di Messina

Post pubblicato su Facebook il 22/05/2022

Lo Stretto di Messina, per la sua posizione geografica, ha rivestito nei secoli un posto di rilievo dal punto di vista strategico e militare nel Mediterraneo. Ne sono testimonianza le numerose fortificazioni costruite nel corso delle diverse dominazioni. I Forti, sono distribuiti sulle due coste dello Stretto e vengono detti “Umbertini” poiché facenti parti del piano di difesa elaborato dal governo subito dopo l’Unificazione d’Italia (1861).

Suddivisi in Forti affacciati sullo Stretto: con il compito di colpire navi nemiche in transito, e Forti di montagna: armati con artiglierie di piccolo calibro contro attacchi di fanteria provenienti dalla zona tirrenica,
i Forti della costa siciliana e calabra, creavano il cosiddetto Sistema difensivo dello Stretto, unico nel suo genere perché aveva come obiettivo la difesa dello Stretto di Messina.

Una volta dismessi, sono stati recuperati e resi fruibili alla collettività dagli Enti e dalle Associazioni che li gestiscono in concessione demaniale. Adesso ospitano al loro interno eventi musicali, esposizioni, mostre e percorsi naturalistici.

Opere fortificate sulla costa siciliana:

1. Monte Gallo (Cavalli) – 2. Pietrazza – 3. Ogliastri – 4. S. Jachiddu – 5. Serra la Croce – 6. Puntal Ferraro – 7. Campone – 8. Centri – 9. Polveriera (Masotto) – 10. Giulitta (Schiaffino) – 11. Antennamare (oggi inglobata nell’area del Ponte Radio Interforze) – 12. Mangialupi (non più esistente nei pressi del Policlinico) – 13. Menaja (Crispi) – opera semi-distrutta dai bombardamenti del ’43 – 14. Spuria (Posto Semaforico)

Opere fortificate sulla costa calabrese:

1. P. Pignatelli – 2. Matiniti Sup. (Siacci) – 3. Matiniti Inf – 4.Telegrafo (Beleno) – 5. Catona – 6. Arghillà (Gullì) – 7. Pentimele Nord (Pellizzari) – 8. Pentimele Sud – 9. Sbarre

Foto: visitme.comune.messina.it