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Fata Morgana, leggenda o realtà?

Post pubblicato su Facebook il 14/12/2019

 

Fantastico nome dalla fama mondiale, ad oggi si sa che con il nome di questa figura femminile mitologica si vuol fare riferimento ad un particolare fenomeno dalla doppia conoscenza, la prima quella che probabilmente affascina di più è la leggenda “Fata Morgana ” che principalmente vi racconteremo, il secondo è il fenomeno che risale al 600 ma che solo nel 1780 il fisico F. Gruber per la prima volta cominciò a studiare, ed oggi scientificamente chiaro quando e perché accade questo affascinante gioco della natura.

Ma adesso divertiamoci ad immaginare la leggenda e come la Fata Morgana si divertiva.

Diverse sono le descrizioni della leggenda ma tutte simili tra loro e con protagonista l’illusione ottica. Una  delle versioni di questa leggenda narra che Fata Morgana, sorellastra di re Artù, in seguito ad una sconfitta di guerra e ferito, portò suo fratello in Sicilia,  destinazione Etna, dove il re pensava di riparare la sua spada “Exalibur” ma particolarmente attratti dalle sponde dello Stretto di Messina decisero di fermarsi definitivamente. La Fata Morgana, dea delle acque del ciclo arturiano, anch’essa innamoratasi delle  splendide acque dello Stretto, decise che, per stare vicino al fratello e poterlo proteggere, di creare il suo castello di cristallo nelle profondità di questo mare. Furono diverse le persone che arrivate in Calabria e ammirando la terra di fronte, la Sicilia, ne rimasero affascinati, uno tra questi un re arabo che, giunto in Calabria e stupefatto dalla bellezza di questa terra di fronte ai sui occhi, gli venne un forte desiderio di raggiungerla e mentre ragionava sul come fare, dalle profonde acque dello stretto emerse Fata Morgana che con ingannevoli dolci parole gli disse che la terra che stava ammirando avesse particolari meraviglie, per far crescere in lui ancor di più la voglia di raggiungerla. Era una splendida giornata d’estate, il sole era alto nel cielo e l’aria limpida. La Sicilia sembrava si potesse toccare allungando la mano, il re convinto dalle parole della Fata si tuffò in mare  pensando che con qualche bracciata sarebbe stato sull’altra sponda. La causa dell’illusione ottica creata dalla Fata la costa risultò lontana ed il povero re non la raggiunse mai morendo annegato.

Il fenomeno Fata Morgana ci viene scientificamente spiegato in tutt’altro modo rispetto alla legenda. La reale natura del formarsi di quest’illusione ottica accade quando sulla superficie prevalentemente del mare o di uno specchio d’acqua, ma anche dell’asfalto, si creano delle masse d’aria di densità e temperature diverse e di conseguenza i raggi del sole non riuscendo a penetrare in maniera perpendicolare danno forma all’effetto Fata Morgana, proiettando le immagini come fossero sospese in aria e a volte anche capovolte.

Michele Florio
B&B Colapesce