Post pubblicato su Facebook il 25/06/2021
La chiesa fu costruita in epoca normanna (XII-XIII secolo) sui resti dell’antico tempio di Nettuno. Si tratta di uno degli edifici che ha resistito alle diverse calamità che si sono abbattute su Messina nel corso dei secoli riuscendo ad arrivare ai giorni nostri. La struttura si trova infatti al di sotto del livello stradale evidenziando come la città fu ricostruita, qualche metro più in alto, sulle macerie del terremoto del 1908. La chiesa ha ospitato diverse confraternite, tra le quali quella dei Frati dell’Ordine Domenicano, la Sacra Milizia dei Verdi e quella dei Mercanti Catalani, da cui prende il nome. La chiesa è un ibrido architettonico, lo stile bizantino si mescola con l’arte normanna, una molteplicità che testimonia le diverse dominazioni che si sono avvicendate nei secoli. La facciata è più semplice rispetto al retro ed all’interno ha una struttura basilicale composta da tre navate. Il crocifisso ligneo posto sull’altare maggiore è stato realizzato da crocifissai messinesi nel XV – XVI secolo. All’intero vi sono diverse opere d’arte tra dipinti e statue. La chiesa si trova a pochi passi dal Duomo, nel centro storico di Messina.